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mercoledì 10 aprile 2013

Louisville!!!!

Finalmente ieri sera ho trovato il tempo per guardare la finale Ncaa tra Louisville e Michigan.
Sapevo già il risultato e mi era subito sembrato strano:82-76 ; io pensavo che Louisville fosse favorita a patto che asfisiasse Michigan con la sua difesa, di conseguenza punteggio basso.

Accendo la tv e man mano che passano i minuti mi accorgo che sto guardando una gran partita, mi sto divertendo. Non me l'aspettavo proprio, di solito in questi casi i giocatori (ragazzi di 20 anni) sentono così tanto l'importanza dell'occasione che non riescono ad esprimere un bel gioco; intensità, cattiveria, voglia sì, ma non bel gioco. Ieri invece ho visto soprattutto attacco.

Grande attacco da Michigan potevo aspettarmelo, soprattutto da Trey Burke (il miglior giocatore della stagione, talento pazzesco e range di tiro infinito. Nba sicuro) invece va a sedersi in panchina dopo pochi minuti per problemi di falli ed entra Spike Albrecht, un ragazzino sconosciuto che piazza 4 bombe e non solo, trascina i Wolverines a più 10 e potrebbe diventare l'eroe dell'anno se dalla panchina di Pitino non uscisse Luke Hancock.

Giustamente nominato miglior giocatore delle Final Four Hancock prende in mano l'atttacco Cardinals con 5 su 5 da 3 e 22 punti complessivi. Ma non è solo questo per me, ha giocato una partita matura, non ha forzato un tiro, e ha dato equilibrio e traquillità ad un attacco a volte troppo frenetico anzi quasi isterico con le due schegge Siva e Smith.

Altra chiave è stato il gran lavoro di Behanan sotto canestro, soprattutto a rimbalzo offensivo. Un' energia e una forza spaventose, è andato a prendersi palloni non suoi. Peyton Siva ha giocato con coraggio, andando sempre e comunque al ferro in ogni situazione; per diventare davvero un buon giocatore ha bisogno di migliorare nella lettura e mettere su un arresto e tiro-e tiro piazzato credibili.

Louisville ha vinto con l'attacco quando il suo miglior attaccante, Russ Smith, ha giocato la sua peggior partita in stagione con 3 su 16 dal campo. I Cardinals però se hanno vinto devono tantissimo a questo ragazzo perchè li ha trascinati di peso in finale, giocando una stagione strepitosa e dimostrando più di una volta di avere le "palle".

Grande Rick Pitino, quindi, il primo allenatore a vincere il titolo Ncaa con due squadre diverse
Louisville e Kentucky (tralaltro grandi rivali tra loro, due college vicini,ancora più difficile).
Complimenti!



venerdì 5 aprile 2013

Final Four NCAA

Finalmente... poche ore alle Final Four di Atlanta, non vedo l'ora.
Quest'anno ho avuto più tempo per seguire le partite di college e devo dire che oltre ad analizzare i giocatori mi ci sono appassionato non poco, insomma la March Madness ha contagiato anche me.
Torneo che è stato veramente "pazzo", con grandi sorprese vedi la cenerentola Wichita St. che dopo aver eliminato Gonzaga ,una delle mie squadre preferite, è arrivata fino alle Final Four.


Ora probabilmente risulterò banale ma la mia grande favorita è Louisville di coach Pitino, che sono sicuro non permetterà ai suoi ragazzi di sottovalutare Wichita. La cosa che mi ha impressionato di più dei Cardinals è ovviamente l'aggressività che mettono in campo, sono intensi da far paura. Inoltre il
terribile infortunio a Kevin Ware (senza parole, mai vista una cosa del genere) li ha compattati e ora viaggiano in una dimensione tutta loro.  Peyton Siva e Russ Smith vanno ad una velocità allucinante e soprattutto il secondo quando decide di arrivare al canestro nulla può impedirglielo, il che denota anche una grande forza fisica nella parte sopra del corpo, per me ha già un posto prenotato al piano di sopra. Sottocanestro mi ha impressionato il miglioramento di Dieng, grande presenza dentro l'area e maturato in attacco, prevedo un gran futuro anche per lui.






Dall'altra parte si giocherà una partita sulla carta molto più equilibrata, Michigan- Syracuse. 

Sfida nella sfida sarà lo scontro tra i due playmaker Trey Burke e Michael Carter-Williams, forse i due talenti più fulgidi dell' Ncaa.
Sono curioso di vedere come Michigan attaccherà la zona di coach Boeheim, la conoscono tutti ma nel torneo nessuno l'ha superata. Non credo che gli allenatori che hanno affrontato gli Orangemen sinora  siano degli sprovveduti questo significa che tra i giocatori subentra un fattore psicologico, Michigan per vincere avrà soprattutto bisogno di stare mentalmente nella partita e giocare senza paura.
Syracuse mi piace, è piena di buoni giocatori che se non dovessero entrare in NBA li vedo pronti già da subito per l'Europa penso a Triche , Southerland e C.J. Fair.