giovedì 23 maggio 2013

SEMIFINALI

Mi posso dare un bravo? Sono riuscito a beccare 3 delle 4 semifinaliste! Non era facile e lo abbiamo visto, infatti, 3 sfide su 4 sono arrivate alla settima sfida (partita molto insidiosa, dove tutto può accadere. Infatti ci sono state 2 vittorie su 3 sfide in trasferta: Cantù a Sassari e Siena a Milano!)
Premesso che oggi potevamo tranquillamente trovarci in una situazione completamente diversa, con le perdenti qualificate per le semifinali, una cosa importante questo primo turno di playoff  l'ha detta: non si improvvisa nulla! Mi riferisco soprattutto a Siena, Cantù e Varese. Sono 3 società simili per quanto riguarda il modo di organizzare l'impianto societario: 1 persona per ogni ruolo con compiti ben precisi, riconosciuti sia all'interno dell'apparato e ancor di più all'esterno. In ogni situazione si sa chi la deve affrontare e chi ne sarà il responsabile. Credetemi, sembra una cosa talmente ovvia, ma in molte altre società questo non avviene! Se a questo aggiungi che gli staff stanno lavorando assieme da più anni, allora capisci che forse il risultato di questi giorni non dipende solamente da quell'ultimo tiro non entrato o da quel rimbalzo non catturato!
Comunque ragazzi, questi Playoff, sono senza dubbio, sino ad oggi, i più belli di tutti i tempi. L'equilibrio ci ha regalato sempre sfide molto accese ed equilibrate, vedremo se i giocatori riusciranno ad avere energie sufficienti affinche' questo spettacolo possa andare avanti sino all'ultima partita.

lunedì 20 maggio 2013

Emozione PlayOff

Incredibile, stupefacente, emozionante, elettrizzante, adrenalinico, da brivido!!! Ecco i playoff! E non mi riferisco solamente a quelli di serie A. Ogni post season regala queste sorprendenti sensazioni, ed è proprio per questo che il basket resterà per sempre uno sport unico!

mercoledì 15 maggio 2013

Playoff Time

Il basket italiano è entrato nel pieno dei playoff.
 Nel massimo campionato non ci sono state grandi sorprese se non la prima vittoria proprio alla prima partita a Roma da parte della squadra di Reggio Emilia (tra l'altro una delle migliori nel girone di ritorno). Ora Roma deve recuperare l'asse portante della propria squadra: il play Taylor (ha subito un intervento chirurgico al naso) e il lungo Lawal (il migliore del campionato?!) altrimenti sara' dura recuperare l'entusiasmo che sta caricando la squadra reggiana. Datome sta continuando a giocare su livelli altissimi.
Varese è 3 a 0, chiudera' la serie velocemente e terra' a disposizione energie preziose.
Sassari deve dosare bene le proprie energie, se la serie si allunga, come puo' essere prevedibile, Cantu' puo' sorprendere.
Milano-Siena dimostra che chi uscira' da questa sfida vincente, per me troppo lunga gia' al primo turno 7 partite , avra' le ossa rotte. La fatica e la tensione saliranno, mentre lo spettacolo e il bel gioco caleranno sempre piu', come abbiamo potuto vedere dalla terza partita!

La legadue ci sta regalando una sorpresa incredibile: l'ottava, Trento, entrata nei PO per il rotto della cuffia come ottava, ha vinto sul campo della favorita num. 1 Barcellona. Potremmo dire mille cose:  Trento ha la leggerezza di non dover fare risultato, l'altra ha il peso di dover vincere a tutti costi, l'una ha un organico compatto che sta assieme da molto tempo, l'altra ha appena inserito nuovi giocatori, l'una ha preso coscienza della propria forza dopo la vittoria in coppa Italia, nell'altra si sono infiltrati tanti dubbi e via discorrendo, invece io dico solo che questi sono i PLAYOFF!!!!!!!

lunedì 13 maggio 2013

lunedì 6 maggio 2013

Play off cambia tutto?


 Si usa dire che i play off sono un campionato a parte. Sarà così? Mai come quest’anno potrebbe arrivare una conferma. Proviamo a fare qualche pronostico!

 Intanto il quarto tra Siena e Milano vale da se’ l’intera post season. A Siena, pur avendo cambiato molto quest’anno, sono abituati a giocare queste partite e lo hanno dimostrato anche quest’anno: vittoria in coppa Italia, grande cammino in eurolega e ora si giocano tutto. Milano, dopo tanti mesi di lavoro, è ancora un cantiere aperto. Pops appena arrivato, Bourousis e Langford con problemi fisici, Basile quasi mai entrato nell’ultimo mese, ecc. ma c’è un ragazzino che vuole diventare assoluto protagonista di questo campionato, riuscirà Gentile a trasmettere la propria carica a tutta la squadra? Dico Siena.

Sassari è in assoluto la squadra più imprevedibile in attacco, ma per arrivare seconda ha giocato forte in difesa. Trova sulla propria strada un animale ferito, che dopo questi ultimi anni passati sempre tra le prime, non vuole cadere dietro le quinte. Pericolosa, non vorrei mai incontrarla. Dico Sassari.

Roma ha fatto un campionato che nessuno si aspettava, ma è squadra vera, ben equilibrata e sembra non contenta del risultato ottenuto. Gioca contro un’altra sorpresa, Reggio che invece sembra già soddisfatta del cammino sin qui fatto. Dico Roma.

Infine il quarto che dovrebbe essere più scontato, potrebbe riservare sorprese perché Venezia, imbottita di giocatori americani ed esperti italiani, ha le carte in regola per dare il meglio proprio ora. Bisogna vedere se aveva ragione Andreotti che sosteneva che il potere logora chi non ce l’ha od invece Varese ha consumato gran parte delle energie per restare in testa per tutto l’anno. Dico Varese.

Ci sarebbero molti elementi da sottolineare, ma voglio solo fare i complimenti a Pino Sacripanti che perdendo in continuazione pezzi, ha fatto veramente un’ impresa portando Caserta ad un passo dai play off e salutare con affetto un grande personaggio del nostro movimento: Santi Puglisi.    

martedì 16 aprile 2013

Kobe tornerà? Io non ho dubbi

Nel mondo pallacanestro negli  ultimi giorni sono successe parecchie cose di cui verrebbe la pena parlare. A partire da Milano che avevo giudicato in netta ripresa e che a Varese poteva dare un segnale in vista dei playoff invece affonda malamente. C'è stato l'infortunio al Gallo, una mazzata anche per la nostra nazionale in vista degli Europei di quest'estate; non ci voleva proprio era in un momento super ,ma lui è giovane, ha una grande attitudine e sono certo che tornerà al 100% in men che non si dica.In bocca al lupo Gallo!

Ma è stato l'infortunio che ha subito Kobe Bryant che mi ha colpito particolarmente, soprattutto perché implica considerazioni non legate strettamente al campo.
Kobe è uno dei più grandi di sempre non sono certo io a doverlo dire, ma si è sempre portato dietro un che di controverso. Sono tanti ad amarlo ma altrettanti a detestarlo. Contro di lui si possono dire tante cose che sia egoista, non passa la palla, non eleva il gioco dei compagni, è difficile stargli accanto. Tutte cose più o meno vere. Bisogna riconoscergli però una durezza mentale che non ha eguali, meglio di lui in questo solo Jordan.
Ho sempre ammirato Kobe perchè nel corso degli anni nonostante fosse già arrivato al top non si è mai accontentato, la sua etica del lavoro lo ha spinto a migliorarsi affinando la sua tecnica individuale.

Molti dicono con cognizione di causa che la rottura completa del tendine d'Achille a 35 anni vuol dire solo una cosa: carriera finita. Non si puo tornare ad alti livelli in un campionato che richiede uno stress fisico sovrumano come l'NBA, a quell'età è gia difficile restarci da sano.
Se stessimo parlando di un giocatore normale io sarei nella cerchia dei dubbiosi , ma Kobe Bryant è un giocatore speciale.

Leggendo le sue dichiarazioni si capisce che vuole cogliere quest'ennesima sfida per sconfiggere chi dubita di lui, è un competitore nato. Forse non riuscirà a tornare ad avere una continuità di prestazioni e soprattuto di minuti giocati come aveva quest'anno, ma scommetto in qualche picco altissimo, qualche prestazione a cui ci ha abituato.
Kobe soprattutto dimostra un amore incondizionato verso il gioco, una cosa che contraddistingue tutti in più grandi campioni. Non importa quanto gudagni o hai già guadagnato, non importa la fama il successo, la vera motivazione che ti spinge ad andare avanti e sopportare grandi sacrifici è la passione per la pallacanestro.

mercoledì 10 aprile 2013

Louisville!!!!

Finalmente ieri sera ho trovato il tempo per guardare la finale Ncaa tra Louisville e Michigan.
Sapevo già il risultato e mi era subito sembrato strano:82-76 ; io pensavo che Louisville fosse favorita a patto che asfisiasse Michigan con la sua difesa, di conseguenza punteggio basso.

Accendo la tv e man mano che passano i minuti mi accorgo che sto guardando una gran partita, mi sto divertendo. Non me l'aspettavo proprio, di solito in questi casi i giocatori (ragazzi di 20 anni) sentono così tanto l'importanza dell'occasione che non riescono ad esprimere un bel gioco; intensità, cattiveria, voglia sì, ma non bel gioco. Ieri invece ho visto soprattutto attacco.

Grande attacco da Michigan potevo aspettarmelo, soprattutto da Trey Burke (il miglior giocatore della stagione, talento pazzesco e range di tiro infinito. Nba sicuro) invece va a sedersi in panchina dopo pochi minuti per problemi di falli ed entra Spike Albrecht, un ragazzino sconosciuto che piazza 4 bombe e non solo, trascina i Wolverines a più 10 e potrebbe diventare l'eroe dell'anno se dalla panchina di Pitino non uscisse Luke Hancock.

Giustamente nominato miglior giocatore delle Final Four Hancock prende in mano l'atttacco Cardinals con 5 su 5 da 3 e 22 punti complessivi. Ma non è solo questo per me, ha giocato una partita matura, non ha forzato un tiro, e ha dato equilibrio e traquillità ad un attacco a volte troppo frenetico anzi quasi isterico con le due schegge Siva e Smith.

Altra chiave è stato il gran lavoro di Behanan sotto canestro, soprattutto a rimbalzo offensivo. Un' energia e una forza spaventose, è andato a prendersi palloni non suoi. Peyton Siva ha giocato con coraggio, andando sempre e comunque al ferro in ogni situazione; per diventare davvero un buon giocatore ha bisogno di migliorare nella lettura e mettere su un arresto e tiro-e tiro piazzato credibili.

Louisville ha vinto con l'attacco quando il suo miglior attaccante, Russ Smith, ha giocato la sua peggior partita in stagione con 3 su 16 dal campo. I Cardinals però se hanno vinto devono tantissimo a questo ragazzo perchè li ha trascinati di peso in finale, giocando una stagione strepitosa e dimostrando più di una volta di avere le "palle".

Grande Rick Pitino, quindi, il primo allenatore a vincere il titolo Ncaa con due squadre diverse
Louisville e Kentucky (tralaltro grandi rivali tra loro, due college vicini,ancora più difficile).
Complimenti!